Fatiche nel lavoro e nello studio
Nella società moderna, la risposta alla domanda “che cosa fai?” è spesso intrecciata al quesito più profondo: “chi sei?”.
Quando ciò di cui ci si occupa — lo studio, il lavoro — non restituisce un’immagine di sé soddisfatta, realizzata, capace, ma diventa invece fonte di ansia, blocco o frustrazione, anche l’identità può vacillare.
Può succedere sul lavoro, quando le richieste sono eccessive, i rapporti tesi, ci si sente fuori posto, giudicati, inadeguati. Oppure nello studio, quando la concentrazione cala, si accumulano ritardi, la motivazione si spegne, e ci si blocca davanti a esami o consegne.
In sottofondo, spesso agiscono dinamiche profonde: perfezionismo, paura di sbagliare, ansia da prestazione, senso di fallimento.
Come intervenire?
La psicoterapia può offrire uno spazio per decifrare questi vissuti, rompere il circolo vizioso tra pensieri, emozioni e comportamenti, e tornare a sentirsi efficaci, presenti, in relazione con le proprie capacità e risorse.

Quando chiedere aiuto?
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ti senti sotto pressione, bloccato/a o sopraffatto/a da compiti e scadenze;
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hai difficoltà a concentrarti o a portare a termine ciò che inizi;
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temi costantemente di non essere all’altezza, anche quando ce la fai;
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rimandi continuamente, pur sapendo cosa dovresti fare;
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provi ansia o panico prima di un esame, una riunione o una presentazione;
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senti che il tuo valore dipende solo da quanto produci o da come vieni valutato;
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fai fatica a trovare motivazione o direzione nel tuo percorso;
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hai vissuto un fallimento o un’interruzione scolastica/lavorativa che ancora ti pesa;
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stai pensando di cambiare strada, ma non riesci a capire da dove partire.
A chi mi posso rivolgere?
Psicologo clinico e del lavoro
Neuropsicologa
Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice




