Difficoltà relazionali
“La qualità delle tue relazioni definisce la qualità della vita”, scrive la rinomata psicoterapeuta belga Esther Perel. “Di relazioni ci si ammala, e di relazioni ci si cura”, ricorda la psicoanalista italiana Stefania Andreoli. Gli esperti concordano: le relazioni ci nutrono, ci definiscono, ci mettono al mondo.
Ed è proprio per questo che, quando non funzionano — quando diventano luoghi impervi, soprattutto se significativi — ci si sente persi. Può accadere con un partner, un genitore, un figlio, un’amicizia, un collega. Qualcosa cambia, si inceppa e, naturalmente — ma non per questo senza dolore — ci si allontana. Oppure, al contrario, si resta troppo vicini: in legami che fanno male, ma da cui è difficile distaccarsi. Si può provare inadeguatezza, soffocamento, rabbia, paura, solitudine. A volte si è travolti dal senso di colpa o dal bisogno di compiacere l’altro a scapito di sé.
Come affrontare tutto questo?
La psicoterapia offre uno spazio per esplorare questi movimenti profondi, comprendere le dinamiche che si attivano e trovare modi nuovi — più liberi, più autentici — di stare in relazione. Con gli altri, e con sé stessi.

Quando chiedere aiuto?
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quando ti senti bloccato/a in una relazione che ti fa soffrire;
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quando vivi continui conflitti con una persona vicina;
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quando tendi a evitare il confronto per paura di rovinare il rapporto;
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quando ti senti spesso inadeguato, rifiutato o non visto;
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quando senti di perdere te stesso/a nel tentativo di compiacere gli altri;
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quando vivi relazioni altalenanti, intense ma instabili;
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quando ti ritrovi sempre in dinamiche simili che ti fanno male;
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quando fai fatica a fidarti, lasciarti andare o stabilire confini chiari;
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quando ti accorgi che una relazione passata continua a influenzare la tua vita presente.
A chi mi posso rivolgere?
Psicologa e psicoterapeuta
Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice
Psicologo clinico e del lavoro




